The Brutalist

Ellis Island, New York, 1947. L’ebreo ungherese László Toth, architetto di fama internazionale prima della Seconda guerra, è sopravvissuto ai campi di sterminio. Ora cerca fortuna in America e, grazie al cugino Attila, trova una prima sistemazione precaria. Con lavori saltuari come manovale, riesce a guadagnare l’indispensabile per sopravvivere, mentre sogna di riuscire a mettere da parte il denaro necessario per fare arrivare dall’Europa anche la moglie Erzsébet e la nipote Zsofia, a loro volta sopravvissute alla Shoah. L’occasione della vita sembra arrivare quando un magnate della Pennsylvania, Harrison Lee Van Buren, personaggio ambiguo, umorale e alcolizzato, commissiona a Toth un grande complesso architettonico polifunzionale con biblioteca, palestra e chiesa cristiana. Toth, talentuoso e visionario, dovrà scontrarsi con l’ottusità e l’antisemitismo del team di architetti che gli viene affiancato e subirà anche fisicamente la violenza del potere.